lunedì 22 luglio 2013

'Na meteora.

Questa mattina entro in un bar. Anzi no. Non entro in "UN" bar. Entro nel solito bar dove sono solito fare colazione con tutta calma. Mi alzo presto la mattina prendo un actimel, mi faccio la doccia, mi vesto e esco. Tutte le mattine. Esco alle sei di mattina. Potrei uscire più tardi, ma mi piace fare le cose con calma e in particolare mi piace fare colazione nel bar di via Pietro Rosa, dove oltre a bere un cappuccino delizioso e a gustare un cornetto fragrante ascolto sempre qualche minuto di buona musica. Il bar non ha caso si chiama Rock Cafè. Ormai sono anni che prima di partire per andare in ufficio mi fermo una ventina di minuti a fare colazione rilassandomi al solito tavolino. Questa mattina invece non ho potuto sedermi al mio tavolo preferito situato proprio in posizione perfetta per godere della acustica del bar. Due tipi sulla sessantina, forse 65 anni, vestiti di tutto punto, giacca e cravatta, avevano già preso possesso della mia postazione da colazione rock. Non li avevo mai notati nel bar, non sono frequentatori abituali. Mi siedo al tavolo affianco. Second best, direbbe un economista. Il cameriere appena mi vede mi porta il mio solito. Ormai neanche me lo chiede più. Cappuccino, cornetto ed un bicchiere d'acqua. Mentre faccio colazione i due discutono di affari loro. Non posso fare a meno di ascoltare, anche perchè dalle casse arriva la musica del Boss che io, per la verità, per quanto amante del Rock, non ho mai granchè apprezzato. Parlano di eredità, capisco che una loro sorella più anziana, zitella deve aver lasciato loro un bel gruzzoletto. Mi gusto il cornetto. Non lo intingo nel cappuccino per pudore, però alterno un paio di mozzichi a un sorso e così mischio il sapore del croissant con quello del latte e caffè. Delizioso!
Ad un tratto un urlo irrompe nel locale. "AAAAAAAAAAAAAH...."
E' l'attacco di Another Brick in the Wall pt. II. La colazione assume un gusto del tutto particolare. E' come se un ingrediente in più si mescolasse al cornetto e al cappuccino. Sono in estasi. Ma il momento idilliaco si interrompe a causa del commento che sento provenire dai miei due usurpatori di tavolo. Uno fa all'altro:
"Oh, te ricordi sta canzone..."
"Eccome no..."
"Oh questi hanno fatto sta canzone e poi nun se so più sentiti, eh..."
" Hanno fatto i sordi co sto disco... 'na meteora..."

Mi va per traverso il cappuccino, quasi mi strozzo. Vomito tutto sul tavolino. Mi alzo velocemente e esco dal locale. Neanche pago il conto. Il cameriere oggi non si becca nenache i miei soliti venti centesimi di mancia. 
Scappo via e mi infilo velocemente in macchina.

Penso che domenica prossima per un posto allo stadio Olimpico ho pagato oltre cento euro per un biglietto di THE WALL. 
"'Na meteora".



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